BANGLADESH: DA IMAM A SEGUACE DI CRISTO

BANGLADESH: DA IMAM A SEGUACE DI CRISTO

NELLA FOTO: Un uomo legge la Bibbia in una chiesa in casa, in Bangladesh

In un remoto villaggio del nord del Bangladesh, la vita di un uomo è stata trasformata radicalmente da un incontro con il Vangelo.

Mamun (pseudonimo), oggi pastore ed evangelista, prima era un rispettato insegnante e imam formatosi in una madrasa islamica.

La sua storia è un potente esempio di come la fede in Cristo possa nascere anche nei contesti più ostili.

Tutto è iniziato nei primi anni 2000, quando Mamun ha assistito a un evento che ha cambiato la sua vita: un evangelista ha pregato nel nome di Gesù e le persone sono state guarite.

Quel momento ha acceso in lui una profonda curiosità: “Come può un nome avere un tale potere?”, si è chiesto.

Ha iniziato così un percorso di ricerca che lo ha portato a studiare il Vangelo, a frequentare un college teologico e, nel 2012, a battezzarsi.

Tuttavia, la sua nuova fede ha avuto un costo altissimo. Quando la notizia della sua conversione si è diffusa, Mamun ha perso il suo lavoro di insegnante.

Nel 2020, è stato aggredito brutalmente da ex colleghi e leader religiosi locali che hanno tentato di costringerlo a rinunciare a Cristo. “Non ho avuto paura”, racconta, “sapevo che Gesù era con me”.

Oggi Mamun guida una chiesa composta da 30 famiglie di cristiani provenienti da contesti musulmani e supervisiona altre sei comunità.

Ha collaborato anche con partner locali per offrire corsi di alfabetizzazione per adulti basati su principi biblici. Attraverso il suo ministero, almeno 25 persone hanno scelto di seguire Cristo.

Tuttavia, la situazione è diventata sempre più difficile. Le tensioni politiche in Bangladesh hanno aggravato la persecuzione contro i cristiani convertiti da altre religioni. Mamun riceve minacce di morte quasi quotidiane. “Non posso più predicare apertamente”, dice. “Controllano ogni mio movimento”.

Il Bangladesh si trova alla posizione numero 24 della World Watch List di Porte Aperte.


I convertiti (soprattutto dall’islam, ma anche dall’induismo, dal buddismo o da religioni tradizionali) sono maggiormente esposti al rischio di persecuzione in questo Paese.

Sebbene le conversioni siano legali, i convertiti possono subire forti pressioni e persino violenze da parte delle loro comunità locali.


Porte Aperte Italia

In molti paesi la persecuzione è in crescita e raggiunge livelli di oppressione insopportabili. In altri non è ancora esplosa, ma vi sono elementi e fenomeni che ne presagiscono un’escalation.

Porte Aperte riconosce da anni la necessità di rafforzare i cristiani che affrontano queste “tempeste” o di prepararli per quelle che sono all’orizzonte.

 

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