L’ULTIMA OPPORTUNITÀ
2 Timoteo capitolo 1:1-12
Questo messaggio, l’ultima lettera di Paolo, fu scritto durante la sua prigionia e sotto l’ombra dell’imminente esecuzione.
È l’ultima opportunità dell’apostolo per consigliare il suo giovane discepolo e riguarda soprattutto i valori personali di un capo cristiano e l’inevitabile sofferenza che la sua opera comporta.
Dopo i consueti saluti, Paolo scrive riguardo:
- Ricordi
- Privilegi
Ricordi:
Quasi alla fine della sua vita terrena, l’apostolo Paolo naturalmente si guardava indietro e ricorda con gratitudine l’esempio spirituale dei suoi predecessori (V.3), il profondo affetto di Timoteo, la sua fede sincera, la sua devota educazione e il suo dono divino come pure e soprattutto la generosità di Dio.
Privilegi:
Ci sono momenti in cui l’apostolo si sente solo, ma la sua sicurezza sulle realtà spirituali è più salda che mai.
Egli sopporta la sofferenza nella potenza di Dio, proclama la grazia attraverso il figlio di Dio e custodisce la verità attraverso lo Spirito Santo.
Le parole dell’apostolo Paolo riguardo il custodire il buon deposito, potrebbero riferirsi all’affidamento della sua vita a Cristo o più probabilmente alla sua fiducia nel fatto che lo Spirito Santo protegga il vangelo di Cristo gli ha affidato.
Custodiamo ciò che egli custodisce.
Paolo ricorda che nei momenti difficili, quando molti lo abbandonavano, una famiglia fu specialmente e coraggiosamente gentile con lui in due città pagane diverse e distanti.
Cari nel Signore in conclusione di questo breve trattato ricordiamoci l’esempio di questi uomini che pur con la loro debolezza sono stati fortificati in Dio.
Come sta scritto in Ebrei 12:1
“Anche noi dunque, circondati da un così gran nuvolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, 2 tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede”.
Con amore sincero
pastore Michele Strazzeri.