NIGERIA: 11 RAGAZZE CRISTIANE E 21 BAMBINI RILASCIATI

NIGERIA: 11 RAGAZZE CRISTIANE E 21 BAMBINI RILASCIATI

NELLA FOTO: Madri delle ragazze rapite da Boko Haram a Chibok

I numeri estratti dai registri governativi della Nigeria e relativi al rapimento delle ragazze cristiane di Chibok, avvenuto nell’aprile 2014, parlano di 96 donne su 270 ancora irreperibili. 11 di queste, insieme ai loro 21 bambini, hanno ritrovato libertà tra giugno e novembre di quest’anno e sono attualmente ospitate presso il Bulunkutu Interim Care Centre di Maiduguri.

Mentre i genitori delle ragazze che ancora mancano all’appello attendono il ritorno delle proprie figlie, Porte Aperte/Open Doors continua a chiedere di pregare per i prigionieri e le loro famiglie, esortando il governo nigeriano a non cedere nei suoi sforzi per garantire la libertà di tutti.

Questi i nomi delle 11 donne:

  • Hauwa Joseph, ritrovata insieme al figlio a Ngazua, Bama, il 12 giugno 2022.
  • Maryama Dauda, ritrovata insieme al figlio a Gava, Gwoza, nello Stato di Borno, il 14 giugno 2022.
  • Ruth Bitrus, fuggita con il figlio da un campo di estremisti islamici Boko Haram, nella foresta di Sambisa, e trovava a Bama il 27 giugno 2022.
  • Kauna Luka insieme ai suoi 3 figli e Hanatu Musa insieme ai suoi 2 figli, ritrovate ad Aulari, nell’area di Bama, il 25 luglio 2022.
  • Aisha Grema (incinta all’epoca del rapimento), è stata ritrovata con il suo bambino di 4 anni a Bama il 12 agosto 2022.
  • Falmata Lawal e suo figlio ritrovati nella zona di Bama il 30 agosto 2022.
  • Asabe Ali, fuggita con il figlio da un campo di Boko Haram a Gazuwa, Bama, e tratta in salvo l’1 settembre 2022.
  • Jinkai Yama, ritrovata insieme a 3 dei suoi figli a Bama il 2 settembre 2022.
  • Iyagana Pogu, tratta in salvo insieme ai suoi 4 figli in data imprecisata.
  • Rejoice Senki, tratta in salvo salvata insieme ai suoi 2 figli in data imprecisata.

Secondo il generale di divisione Christopher Musa, comandante dell’operazione congiunta nordorientale HADIN KAI, “le ragazze salvate sono state consegnate al governo dello Stato di Borno dopo un esame medico completo e un iniziale supporto psicologico”.

Rejoice Senki ha raccontato al The Sun di essere stata costantemente violata durante la prigionia. Dopo essere stata costretta a convertirsi all’islam e a sposare un combattente di nome Musa, ha dato alla luce 2 bambini nel mezzo della savana.

Nel frattempo, uno dei genitori delle ragazze rimaste in cattività racconta di continuare a lavare i vestiti delle sue figlie rapite, attendendo il giorno in cui torneranno e potranno indossare nuovamente i loro abiti.


Il portavoce di Porte Aperte per il lavoro in Africa sub-sahariana, Jo Newhouse*, ha commentato: “Le sofferenze di chi cade prigioniero di Boko Haram sono inimmaginabili, così come l’agonia delle famiglie che attendono disperatamente notizie dei propri cari. Porte Aperte esorta il Presidente nigeriano a perseverare nei suoi sforzi per liberare tutti gli ostaggi, tra cui la giovane Leah Sharibu di cui non si hanno più notizie. Chiediamo inoltre al governo di mantenere un canale di comunicazione aperto e accessibile con le famiglie traumatizzate”.

La Nigeria è alla posizione n.7 della World Watch List, il report annuale di Porte Aperte/Open Doors sulla persecuzione dei cristiani nel mondo.


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