PORTE APERTE “NIGERIA: LEAH SHARIBU RISCHIA DI ESSERE GIUSTIZIATA”

PORTE APERTE “NIGERIA: LEAH SHARIBU RISCHIA DI ESSERE GIUSTIZIATA”

Il gruppo islamico Boko Haram minaccia di uccidere Leah Sharibu un’adolescente cristiana (15 anni) in Nigeria. L’ultimatum scade fra 9 giorni. Chi oltre a Dio potrà impedire la sua esecuzione? Unitevi a noi in preghiera!

“Abbiamo contattato il governo, ci ha ignorato. Quindi eccovi un messaggio di sangue: l’infermiera e l’ostetrica saranno uccise entro un mese, compresa Leah Sharibu”.

Queste le parole di un video di Boko Haram reso pubblico lo scorso 18 settembre dal quotidiano nigeriano The Cable. Se il gruppo terroristico terrà fede alla minaccia, la giovane Leah e le altre due donne potrebbero essere giustiziate il 18 ottobre. Lo stesso video mostrava l’assassinio di un’ostetrica di 25 anni che lavorava per la Croce Rossa. La donna era stata rapita insieme ad altre due persone il 1° marzo scorso vicino al confine col Camerun.

Leah era una delle 110 ragazze rapite da un liceo di Dapchi, a nord-est del Paese, il 19 febbraio 2018. Dopo un mese, il 21 marzo, vennero tutte rilasciate tranne lei. Per Leah però, rinnegare la fede cristiana era peggio che rimanere nelle mani dei terroristi. In un messaggio affidato ad una compagna liberata, Leah ha scritto alla sua famiglia: “Sono sicura che un giorno rivedrò il vostro volto. Se non qui, sarà con il nostro Signore”.

A fine agosto, in una registrazione audio di 35 secondi, Leah aveva chiesto aiuto per se stessa e per la sua famiglia.

“Non conosco nessun piano per liberare nostra figlia. La mia famiglia è molto, molto triste. Non sappiamo cosa fare. Siamo rattristati dalla prigionia di Leah” ha detto suo padre Nathan, in un’intervista a Voice of America lo scorso 12 settembre.

Rebecca Sharibu, sua madre, sta facendo molti appelli per il rilascio della figlia: “Siamo molto grati a tutti i cristiani che pregano per noi, in Nigeria e in tutto il resto del mondo”. Poi aggiunge: “Preghiamo i cristiani che ricoprono posizioni influenti di aiutare Leah ad uscire dalla sua situazione. Invitiamo l’intera nazione ad esercitare pressioni sulle autorità e chiediamo l’intervento del presidente Buhari”.

In risposta alle minacce di Boko Haram, le chiese nigeriane chiedono di digiunare e di pregare per il rilascio di Leah e degli altri due ostaggi.

Fino ad oggi, nei suoi nove anni di attività, il gruppo terroristico Boko Haram ha causato la morte di circa 20.000 persone nel nord-est della Nigeria. Più di 2 milioni di persone invece sono dovute fuggire dalla violenza e oggi vivono in campi di sfollati tra la Nigeria e il Camerun.

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