NON FATE POSTO AL DIAVOLO

NON FATE POSTO AL DIAVOLO

Efesini 4:27

e non fate posto al diavolo

C’è una grande potenza in questi versi, ogni volta che li leggo sento lo Spirito Santo che “bussa al mio cuore”, che passa nella mia mente e vi “urla dentro”: “STAI ATTENTO”.

Il pericolo più grande in una relazione è l’abitudine, insieme alla routine che porta a perdere il vero senso, il significato e lo scopo della relazione stessa.

E una situazione che purtroppo riscontro spesso quando mi trovo a parlare con coppie che sono in difficoltà.

Ma questo atteggiamento lo si vive anche nell’ambito spirituale, dove in quell’incontro d’amore con Cristo, il fuoco dell’esperienza trasformatrice, piano piano lascia spazio all’abitudine, al ruolo che abbiamo assunto .


Ricordo durante uno dei tanti momenti che mi prendo con Dio in montagna, mentre parlavo con Lui i miei occhi sono finiti su un muro molto grande, possente: nel passato era un muro portante, ma col tempo, l’incuria aveva fatto sì che un minuscolo seme si infiltrasse in un altrettanto minuscolo spazio e da lì, all’inizio in modo impercettibile è spuntata una pianta che continuando a crescere è diventata un imponente albero le cui radici hanno crepato quel muro, compromettendone in modo irreversibile la sua stabilità e facendo sì che perdesse la sua funzione.

Lo Spirito Santo parlò al mio cuore, così come vuole fare oggi a tutti noi.

Fare posto al diavolo significa permettergli di entrare nelle varie aree della nostra vita in modo silente come quel piccolissimo seme in quel piccolissimo spazio, portando devastazione, spesso in modo irreversibile.


Ma cosa vuol dire non fare posto al diavolo?

I versi precedenti questa affermazione e i seguenti, danno una più ampia e chiara comprensione di quanto Dio ci vuole dire:

17 Questo dunque io dico ed attesto nel Signore, che non vi conduciate più come si conducono i pagani nella vanità de’ loro pensieri, 18 con l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo della ignoranza che è in loro, a motivo dell’induramento del cuor loro. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni sorta di impurità con insaziabile avidità. 20 Ma quant’è a voi, non è così che avete imparato a conoscer Cristo. 21 Se pur l’avete udito ed in lui siete stati ammaestrati secondo la verità che è in Gesù, 22 avete imparato, per quanto concerne la vostra condotta di prima, a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 ad essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente, 24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato all’immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità. 25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri. 26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio 27 e non fate posto al diavolo. 28 Chi rubava non rubi più, ma s’affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, onde abbia di che far parte a colui che ha bisogno. 29 Niuna mala parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete alcuna buona che edifichi, secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l’ascolta. 30 E non contristate lo Spirito Santo di Dio col quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. 31 Sia tolta via da voi ogni amarezza, ogni cruccio ed ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di malignità. 32 Siate invece gli uni verso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.

Questi versi iniziamo con il primo “alert” che Dio ci vuole dare:

non vi conduciate più (v.17)

Già queste parole ci parlano di una vita che non ha solo dichiarato di credere, ma di qualcuno che ha preso le distanze da ciò che era prima, sia nel suo modo di fare che di pensare… perché quelle cose appartengono a coloro che sono lontani dall’amore di Dio “come si conducono i pagani nella vanità de’ loro pensieri.


l’intelligenza ottenebrata estranei alla vita di Dio (v.18)

Più spesso di quanto vorrei mi trovo a parlare con dei “credenti” nei cui ragionamenti “posso toccare” questa realtà dove c’è solo io mentre Dio è totalmente inesistente in loro e anche se messi davanti alle Sue verità si ottiene l’induramento del cuor loro e parte l’ingannevole ricerca che qualcuno, e sicuramente non Dio, dica loro che “hanno ragione”.

Ma quant’è a voi, non è così che avete imparato a conoscer Cristo (v.20)

Che meravigliosa gioia c’è in questa affermazione: Dio ci ricorda che in Cristo abbiamo sperimentato (imparato) la vera tangibile trasformazione che solo il Maestro può dare e che è la VERA attestazione di quella CONVERSIONE CHE PROCEDE DA GESÙ.

Cari desideriamo con tutto noi stessi non fare posto a chi è nemico della nostra anima e questo passa in modo imprescindibile dal CONOSCERE GESÙ.


Conoscerlo non è:

Se pur l’avete udito ed in lui siete stati ammaestrati secondo la verità che è in Gesù (v.21)

Credere in modo “filosofico”, non è neppure frequentare assiduamente una chiesa, non è ricoprire ruoli, essere attivi nelle varie attività, conoscere versi della Bibbia, ma passa da:

spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici (v.21)

Se ci fermassimo solo sull’affermazione “ingannatrici” e realizzassimo il suo significato, fermeremmo in modo “brusco” la direzione della nostra vita per correre con occhi pieni di lacrime e cuore “rotto” ai piedi del Maestro, per abbracciarlo in tutta la Sua verità.


Cari dimentichiamo che il diavolo dall’albore della creazione ha sempre ingannato l’uomo:

Genesi 3:1-4

Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l’Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna: ‘Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?’ 2 E la donna rispose al serpente: ‘Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell’albero ch’è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire’. 4 E il serpente disse alla donna: ‘No, non morrete affatto

Lui è il padre della menzogna  col solo fine di portare l’uomo a fare il contrario di quello che Dio dice

Dimentichiamo con troppa facilità che vivere lontani dal consiglio e dalla guida di Dio spalanca nella nostra vita le porte al diavolo.

Vedo credenti che hanno piegato la loro vita a tutto quello che abbiamo descritto fino a questo momento e vedo vivere in loro:

  • contese infinite dove al posto dell’amore di Cristo che copre ogni colpa e porta perdono vi sono le loro ragioni, le loro verità. v.26
  • atteggiamenti di “poca” onestà “accettati” v.28
  • c’è sempre una ragione per non dare agli altri perché troviamo una primaria esigenza personale da soddisfare… v.28
  • il linguaggio scurrile è sempre più frequente e tollerato… abbondando e dando sempre più spazio al diavolo v.29
  • c’è meno “ma se ne avete alcuna buona (parola) che edifichi, secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l’ascolta”, attestazione di sempre meno spazio di Dio nella nostra vita.

Il versetto 31 ci porta, in un modo meraviglioso e profondamente chiaro, con “le spalle al muro”, demolendo ogni nostra “giustificazione” e ci dice che se davvero vogliamo non lasciare spazio…DOBBIAMO compiere delle azioni fondamentali:

31 Sia tolta via da voi ogni amarezza, ogni cruccio ed ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di malignità

E in più:

32 Siate invece gli uni verso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.


Benedetti e amati da Dio, i tempi della corruzione sono ogni giorno più pressanti, e con essi “l’impegno del nemico” il quale sa che il suo tempo è sempre più breve e a differenza di noi, prende il suo lavoro sul serio e senza distrazioni; oggi abbiamo la vitale necessità di correre al Maestro e di stare aggrappati a Lui, analizzando ogni giorno la nostra condotta per vedere se essa ci DICE se siamo in Lui.

Non possiamo solo limitarci ad ascoltare ma DOBBIAMO VIVERE quanto Dio ci dice attraverso la Sua Parola, UBBIDIRE alla Sua voce, annullando ogni pensiero e sentimento che non procedono da Lui, in modo tale da restare “sconvolti” da noi stessi nel reagire e vivere situazioni in modo completamente diverso dal passato e conformi alla Sua guida.

Ripetere a noi stessi: “Dio alla fine è buono e perdona tutto” è solo l’ennesima bugia del diavolo per far sì che lui possa continuare ad avere posto in noi e trascinarci con lui in quella separazione eterna.

Ma noi oggi vogliamo ascoltare Dio, vogliamo scegliere la migliore parte…

Ricordiamoci che c’è un tempo per ricevere perdono, per lasciare la nostra vita ricevere la Sua cura, il Suo amore, la Sua salvezza e con essa una nuova vita, ma che vi è anche un tempo dove non sarà più possibile tutto questo e li vi sarà solo la Sua giustizia.

Oggi è il tempo di accogliere l’invito di Dio di vivere con Lui, di avere la gioia di quella trasformazione che rimuove quanto di avverso e deleterio vuole intaccare la nostra anima, dichiarando: “Non indurisco il mio cuore, ma lo metto nelle Tue sicure mani piene d’amore per me”.

Ebrei 3:7,8

Perciò, come dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce, 8 non indurate i vostri cuori.

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