WORLD VISION CAPOVOLGE “LE REGOLE” SULL’ADOZIONE A DISTANZA DEI BAMBINI
Immagine: Heather Cromartie Un bambino guatemalteco sceglie il proprio sponsor americano durante un progetto pilota della World Vision a settembre.
È la prima grande innovazione del ministero negli ultimi settant’anni: ora sono i bambini a scegliere.
Quasi 1.000 bambini delle zone rurali del Guatemala sono stati adottati questo mese da una grande chiesa del sud dell’Indiana.
La novità è che in questo caso, sono stati i bambini indigeni bisognosi che hanno ponderato le foto di volti sorridenti e ne hanno scelto uno con cui sentivano una connessione. Ed erano i donatori adulti negli Stati Uniti che aspettavano con ansia, chiedendosi chi li avrebbe scelti.
L’inversione di ruolo, che World Vision chiama “Scelto”, è il primo cambiamento significativo nell’adozione a distanza dell’organizzazione umanitaria cristiana per cercare di coinvolgere i cristiani nei bisogni del mondo e dare la possibilità ai bambini di vivere una vita più sana e sicura.
World Vision spiega il suo “semplice ma potente metodo” per l’adozione a distanza:
I bambini inseriti nel programma iniziano visionando le persone che qui negli Stati Uniti si sono iscritte e fatte fotografare. Quella foto viene inviata a una comunità in cui lavora World Vision, per essere mostrata insieme a quelle di altri potenziali sponsor. La comunità si riunisce per un evento in cui i bambini scelgono i loro sponsor. Poco dopo, gli sponsor riceveranno una foto del bambino che li ha scelti e una nota che li informa sul bambino e su ciò che lo ha spinto a sceglierli.
L’obiettivo è quello di dare potere ai bambini, permettendo loro di fare la prima di molte scelte durante la loro adozione. “Stiamo semplicemente esprimendo ciò in cui crediamo in un modo innovativo”, ha detto Edgar Sandoval, presidente di World Vision US. “Stiamo lavorando per spingerli ad essere loro i principali responsabili del loro cambiamento”.
Abbiamo assistito a un altro evento simile organizzato a Chiantla, una comunità di minoranze etniche a più di 3000 metri sulle montagne verso il vicino Messico, dove 819 bambini hanno scelto tramite foto i loro sponsor della Northside Christian Church a New Albany, Indiana.
La domenica seguente, i membri della chiesa vicino a Louisville, nel Kentucky, hanno scoperto quale bambino guatemalteco li ha scelti tramite una foto e una lettera scritta a mano. Altre 150 persone hanno quindi aderito, portando il numero totale di bambini adottati a 970 nel solo mese di settembre.
Con questo metodo il numero di partecipanti è in netto aumento rispetto al metodo standard per le adozioni che World Vision aveva adottato in passato nelle chiese, durante concerti e altri luoghi. Sandoval ha affermato che, attraverso il nuovo metodo di adozione, i partecipanti hanno sperimentato “un nuovo livello di gioia” e “un senso di una coinvolgimento reciproco più stretto sin dall’inizio”.
In un’altra prova a febbraio, oltre 430 bambini a Mwala, in Kenya, hanno scelto gli sponsor di una chiesa del centro di Chicago. “La nostra comunità è stata trasformata dal processo di scelta”, ha dichiarato Jeanne Stevens, pastore della Soul City Church nel quartiere West Loop di Chicago.
Per la fine del 2019, World Vision ha in programma di condurre più di una dozzina di eventi in altri otto paesi: Kenya, Malawi, Guatemala, Honduras, Ecuador, Bangladesh, Uganda e Zambia avvalendosi della collaborazione di 12 chiese, due tour di artisti e una conferenza.
La sponsorizzazione dei minori è uno dei metodi di beneficenza più popolari. Uno studio del 2017 condotto da Gray Matter Research ha scoperto che quasi 9 americani su 10 avevano familiarità con il modello, mentre 1 donatore su 4 aveva scelto di adottare un bambino e un altro 1 su 4 ha preso in considerazione di farlo.
È stato stimato che nel settore delle adozioni sono coinvolte circa 200 missioni (anche se per molte di queste l’adozione a distanza rappresenta solo il 10% del loro ministerio) che includono World Vision, la quale sponsorizza circa 3,5 milioni di bambini, e Compassion International, che sponsorizza circa 2 milioni.
Nel 2012, l’economista Bruce Wydick ha inserito l’adozione a distanza al quarto posto tra le 10 strategie più popolari per aiutare i poveri, in termini di rapporto costo-efficacia. L’anno successivo, è stata condotto uno studio sui progetti Compassion che ha dimostrato che l’adozione a distanza dei bambini cambia davvero il mondo .
Inoltre sempre da questo studio è emerso che molti dei ragazzi che erano stati adottati da bambini si stanno adoperando per portare avanti i vari progetti nella loro città natale.