I PRIMI DUE PUNTI BASILARI DELLA DOTTRINA CRISTIANA

I PRIMI DUE PUNTI BASILARI DELLA DOTTRINA CRISTIANA

La Pentecoste era l’adempimento di quello che aveva predetto Gioele, come spiega Pietro a Gerusalemme, ma anche di ciò che Gesù aveva profetizzato: Giovanni 7:37 “Or nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d’acqua viva”. Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato”.

Atti 2:37 Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: “Fratelli, che dobbiamo fare?”.

“Udite queste cose” – la fede viene dall’udire – Senza predicazione non viene la fede.

Compunti = dolore pungente, trafitti dal dolore – perché si sentivano responsabili per l’omicidio del Giusto. Erano compunti per il loro crimine, perché convinti dallo Spirito Santo. Egli è colui che convince. Da quando il Signor Gesù è asceso al cielo, lo Spirito convince le persone.

Ma poi sono sempre loro a dover decidere. Essi hanno risposto all’appello: “Che dobbiamo fare?”

Atti 2:38 Allora Pietro disse loro: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.

Pietro aveva le idee molto chiare sul da farsi. Illustra i primi due punti basilari della dottrina cristiana:

  • Ravvedimento dalle opere morte
  • Dottrina dei battesimi

Ci sono sostanziali differenze tra pentimento e ravvedimento. Quest’ultimo avviene una sola volta, è materialmente un’inversione di marcia, un dietrofront, un giro intero su stessi durante il nostro cammino terreno, rivolgendosi a Dio. Determina un cambiamento di posizione da figlio del diavolo a figlio di Dio, dalle tenebre alla luce, da morto nei falli e nei peccati a nato di nuovo.

 Il pentimento, a differenza del ravvedimento, avviene ogni qualvolta sbagliamo da nati di nuovo: “Egli è fedele e giusto da perdonarci da ogni iniquità” gli viene confessata.

Lo S.S. convince il credente al pentimento e a chiedere perdono. Pertanto il pentimento è dopo il ravvedimento.

Noi acquisiamo la santità posizionale alla nuova nascita, ma poi quando pecchiamo, sentiamo il senso di colpa ed abbiamo bisogno di pentirci.

Possiamo sintetizzare questi concetti dicendo che il pentimento ridà la comunione con Dio, invece il ravvedimento ridà la posizione regale originaria.

Dopo, l’apostolo Pietro parla dei battesimi: i principali sono il battesimo nel corpo di Cristo, in acqua e nello Spirito Santo. Ha citato solo i primi due pilastri del fondamento cristiano.

Possa il Signore concederci grazia nel comprendere sempre più l’importanza della Parola nelle nostre vite.

Con amore sincero, pastore Michele Strazzeri.

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