PORTE APERTE “CINA: LE CHIESE CONTROLLANO MAGGIORMENTE I VISITATORI”
Le chiese in Cina stanno diventando più caute verso coloro che varcano la soglia dei loro edifici. Questo a seguito di nuove norme religiose entrate in vigore a inizio 2018.
A Guangzhou, per esempio, capitale della provincia meridionale del Guangdong, una fonte locale ha riportato che le autorità stanno “cercando di destabilizzare le chiese più grandi e più influenti per vedere la reazione delle persone. Per questo motivo le chiese sono diventate più attente a chi arriva, i nuovi vengono invitati subito ad un colloquio con il pastore”.
Il governo è particolarmente diffidente nei confronti delle chiese “di alto profilo”, quelle cioè che hanno accesso a reti internazionali, che raggiungono molte persone e che sono particolarmente attive nella comunità.
“Le chiese che utilizzano edifici commerciali per riunirsi sono prese di mira” riferisce la nostra fonte, “le autorità chiudono i luoghi di culto e i proprietari degli immobili si rifiutano di prorogare i contratti di affitto. Queste chiese sono quindi costrette a tornare a riunirsi nelle case“.
Non avendo un posto dove incontrarsi, molte comunità si sono divise in piccoli gruppi. Una ragazza del distretto di Panyu, sempre nella città di Guangzhou, ha riferito che partecipa a due incontri diversi, a settimane alterne, per lasciare meno tracce possibili dei suoi movimenti.
Due settimane fa, nello stesso luogo, la Chiesa Biblica Riformata è stata costretta a interrompere il suo incontro per la terza volta in un mese a causa di un raid da parte della polizia.
Alcuni dei cristiani presenti sono stati arrestati e interrogati. “Avevamo appena iniziato l’incontro quando 30 o 40 persone tra agenti di polizia e personale addetto al controllo sanitario, hanno fatto irruzione”, racconta a China Aid il pastore Huang Xiaoning, “abbiamo dovuto interrompere il nostro culto e io ho dovuto seguirli.
L’Ufficio degli Affari Religiosi mi ha fatto interrogare”. Nello stesso giorno le autorità locali hanno inviato un avviso in cui si ordinava alla chiesa di interrompere le sue attività di “educazione illegale”. La chiesa è stata multata di 50.000 yuan (US $ 7.500).
“Questa è una nuova tecnica per mettere pressione” ci ha riferito la nostra fonte locale.
“Il governo non chiede più alle chiese di registrarsi, dà direttamente una sanzione”. Uno dei membri dello staff della chiesa ha suggerito che la ragione di queste continue pressioni potrebbero essere le presunte connessioni internazionali della chiesa e il timore che esse suscitano.