HO INVITATO IL MAESTRO

HO INVITATO IL MAESTRO

(2 Parte )

Leggere “Luca 7:36-50″

E mentre questa donna è posta lì e “adora” il Maestro, chi dovrebbe avere le conoscenze da comprendere chi sia Gesù, mette in dubbio anche che sia un profeta v.39.

Con quale condizione di cuore ci siamo accostati a Lui e ogni giorno lo facciamo?

Vediamo la nostra reale condizione e ci vediamo come il fariseo che non solo non realizza Gesù per quello che Egli è, ma come abbiamo letto in Luca 18 ci sentiamo superiori a chi ci circonda.

Stiamo vivendo un periodo dove si giudica quello che ci circonda, ma nessuno fa come questa donna che non guarda alla condizione degli altri, ma guarda alla sua.

Stiamo vivendo un periodo dove non siamo più capaci di andare a Dio per quello che Egli è, ma andiamo a Lui per quello che Egli può fare.

C’è sempre più spesso la domanda perché non si vede Dio manifestarsi come è scritto nella Sua Parola e come nel il passato si è visto.

Questo avviene perché ognuno di noi sta vivendo un cristianesimo personalizzato frutto di un suo punto di vista, frutto di essere giudici di noi stessi che sempre ci assolviamo e riteniamo che quello che facciamo, diciamo e pensiamo sia giusto e approvato.

Noi possiamo imparare da questa donna  il cui unico scopo,  unico obbiettivo era quello di poter offrire sé stessa e di stare ai piedi del Maestro.

Non per chiedere ma per donare il suo cuore a Lui.

Questa donna ha sperimentato, e la sua vita lo ha testimoniato, quanto scritto nella Sua Parola:

Is 61:1 Lo spirito del Signore, dell’Eterno è su me, perché l’Eterno m’ha unto per recare una buona novella agli umili; m’ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la libertà a quelli che sono in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri

E mentre Gesù non ha posta nessuna attenzione a quanto offerto dal fariseo, Egli non può non vedere il cuore di questa donna e le parole che Lui le dona sono un balsamo rigenerativo alla sua anima e quello che solo Lui può fare cancella e porta a nuova vita.

Lei non è più la stessa, la peccatrice è morta, li c’è una nuova donna mondata dall’amore di Cristo.

47 Per la qual cosa, io ti dico: Le sono rimessi i suoi molti peccati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è rimesso, poco ama. 48 Poi disse alla donna: I tuoi peccati ti sono rimessi.

(1 Parte )

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