BANGLADESH: FIGLIO DI CRISTIANI EX-MUSULMANI USTIONATO DA UN VICINO DI CASA

BANGLADESH: FIGLIO DI CRISTIANI EX-MUSULMANI USTIONATO DA UN VICINO DI CASA

NELLA FOTO: il bambino aggredito dalla violenza anticristiana

Il 17 maggio scorso, Ariful*, un bimbo di 8 anni, figlio di una coppia di cristiani ex-musulmani del Bangladesh, è stato aggredito con violenza da un vicino di casa musulmano.

L’uomo, dopo aver fatto irruzione nella sua abitazione mentre i genitori erano al lavoro, ha gettato contro il piccolo dell’acqua bollente procurandogli gravi ustioni alla testa, al viso, al petto e alla schiena. Tutto è accaduto a motivo della scelta dell’intera famiglia di abbandonare l’islam per seguire Gesù.

Alcuni vicini di casa, sentendo le urla, si sono precipitati sul posto, fornendo i primi soccorsi e accompagnando Ariful in ospedale, dove è rimasto per 10 giorni.

Jahangir*, padre del bambino, è un lavoratore a salario giornaliero. Nonostante il lavoro attuale gli permetta di provvedere a stento ai bisogni primari della sua famiglia, fatica a trovare qualcosa di più stabile a motivo della sua fede in Cristo.

La gente del villaggio lo addita come l’uomo che ha tradito l’islam trascinando con sé la sua famiglia e per questo agisce con pregiudizio nei suoi confronti.

Molto preoccupati per l’accaduto, i genitori di Ariful hanno sporto denuncia alla polizia, nella speranza di un intervento da parte delle autorità, ma al momento nulla è successo.

I partner locali di Porte Aperte/Open Doors sono vicini alla famiglia di Jahangir e stanno provvedendo all’acquisto di alcuni medicinali. “Stiamo pregando intensamente per la completa guarigione di Ariful” ha detto uno di loro.

Il Bangladesh si trova alla posizione n.30 della World Watch List.

*pseudonimi


Porte Aperte Italia

EQUIPAGGIA UNA SQUADRA DI RISPOSTA RAPIDA

Nei contesti di persecuzione un cristiano può trovarsi solo di fronte a una folla che lo aggredisce o alla propria famiglia che lo allontana da casa.

 

INTERVENIAMO SUBITO, INSIEME!

25 euro allestisci un mezzo di trasporto per raggiungere il cristiano perseguitato

50 euro aggiungi al mezzo di trasporto un kit di aiuto (beni di prima necessità, medicine o quanto necessario)

70 euro – aggiungi al mezzo di trasporto e al kit di aiuto, l’attivazione di una rete di supporto, necessaria per non lasciare solo chi subisce la persecuzione

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