UGANDA: 37 STUDENTI UCCISI IN UNA SCUOLA CRISTIANA

UGANDA: 37 STUDENTI UCCISI IN UNA SCUOLA CRISTIANA

NELLA FOTO: Esterno bruciato della scuola di Lhubiriha

Il 16 giugno scorso, le Forze Democratiche Alleate (ADF) hanno attaccato i dormitori della scuola di Lhubiriha a Mpondwe, in Uganda, uccidendo 37 studenti e 4 abitanti del villaggio. I nostri partner locali hanno incontrato le famiglie e chiedono urgente sostegno in preghiera.

Mary vive di fronte alla scuola cristiana di Lhubiriha. “Mi piaceva molto sentire i ragazzi cantare le lodi a Dio prima di dormire”, ha raccontato.

Qualche giorno fa, però, al calar della sera, la routine del canto è stata bruscamente interrotta dall’irruzione di un commando di militanti islamici: “Ho sentito le urla”, ha continuato Mary.

Secondo un sopravvissuto, “i militanti hanno chiesto a chi fosse musulmano di spostarsi, perché non avevano intenzione di far loro del male, poi hanno agito con violenza”, ha riferito un operatore dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) presente sul posto al momento dell’attacco.

Mary ha inoltre raccontato di aver sentito uno dei combattenti chiedere a un suo compagno: “abbiamo concluso il lavoro?”

Parlavano tra loro in lingua swahili e gridavano “Allahu Akbar”, che significa “Allah è il più grande”.

37 studenti sono stati uccisi senza pietà insieme a 4 persone del posto. Risultano esserci anche dei rapiti ma il loro numero non è ancora certo.

 

Visita alle famiglie in lutto

Due giorni dopo l’attacco, i nostri partner locali hanno potuto raggiungere il villaggio, visitare i dormitori bruciati e seguire il lavoro di chi stava ancora cercando di estrarre le vittime dalle macerie e di indentificarne i corpi. Hanno inoltre incontrato due delle famiglie in lutto. Una di queste ha perso contemporaneamente il padre, Zephanas, che lavorava come guardia di sicurezza alla scuola, e uno dei figli, Elton, di 17 anni, studente presso la struttura.

Chiediamo di pregare per le tante famiglie colpite dalla violenza anticristiana in tutta l’Africa subsahariana e di seguire la campagna Arise Africa, lanciata a maggio di quest’anno da Porte Aperte/Open Doors


Porte Aperte Italia

EQUIPAGGIA UNA SQUADRA DI RISPOSTA RAPIDA

Nei contesti di persecuzione un cristiano può trovarsi solo di fronte a una folla che lo aggredisce o alla propria famiglia che lo allontana da casa.

 

INTERVENIAMO SUBITO, INSIEME!

25 euro allestisci un mezzo di trasporto per raggiungere il cristiano perseguitato

50 euro aggiungi al mezzo di trasporto un kit di aiuto (beni di prima necessità, medicine o quanto necessario)

70 euro – aggiungi al mezzo di trasporto e al kit di aiuto, l’attivazione di una rete di supporto, necessaria per non lasciare solo chi subisce la persecuzione

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